Pianta - Amamelide
Amamelis virginiana Attività principale: astringente La pianta è stata importata per la prima volta dal Nuovo Mondo intorno alla metà del XVIII secolo. Lo scopo delle prime importazioni fu il suo utilizzo a scopo ornamentale in parchi e giardini, presumibilmente per via della sua fioritura tardo-autunnale quando è abbastanza raro ammirare piante fiorite. Con il tempo le notevoli proprietà medicinali, già ampiamente conosciute e sfruttate dagli indiani d'America vennero apprezzate anche dal mondo scientifico europeo, che ne riconosce le proprietà astringenti ed antimicrobichedovute ai principi attivi di natura tanninica. La droga è costituita dalle foglie e dalla corteccia dei giovani rami, che si raccolgno in autunno e in primavera per farli essiccare. Le sostanze caratterizzanti dal punto di vista fitoterapico (flavonoidi, fenoli, mucillagini, olio essenziale, tannini, acido gallico) possiedono un'attività astringente venosa, emostatica, antiemorragica, decongestionante, che ne conferma il tradizionale uso popolare: Mantiene una notevole affinità per la pelle e le mucose, di cui riesce ad inibire l'infiammazione. In cosmesi trova una vasta applicazione nelle preparazioni di acque distillate, colliri, dopobarba lenitivi, tonici decongestionanti per bambini, per le pelli con couperose, per lenire gli eritemi solari e per l'arrossamento della pelle del volto in caso di acne rosacea. Tratto da: Manueale Professionale di Cosmetica - Zuccari |
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