Decottopia storia e definizione

La storia della Decottopia si perde, come si può dire, nella note dei tempi. Nel Medioevo, erano gli erboristi, gli alchimisti e gli speziali che fungevano da intermediari fra medici (se, e quando presenti) e ammalati, approntando per questi ultimi le loro preparazioni galeniche a partire dagli
unici rimedi allora disponibili: droghe grezze, erbe e piante officinali.
Della Decottopia si comincia a sentire parlare agli inizi del Cinquecento come di una pratica erboristica, custodita da una comunita protestante che aveva trovato rifugio nelle Langhe piemontesi. Con l’andar del tempo, quando questo gruppo etnico venne infine assorbito dalla popolazione cattolica, quella che era stata l’usanza di una minoranza divenne il segreto di una sola
famiglia, quella dei Bonardo, diventata in seguito Balestra e infine Mech. Notizie piu chiare i sull’attivita erboristica dei Bonardo, ultimi epigoni della Decottopia piemontese, si hanno a partire dalla fine del Settecento e meglio si precisano dalla fine del secolo successivo con il matrimonio di
Giuseppina Bonardo, a cui il padre Giacomo aveva trasmesso "il segreto" con Marcello Balestra. Fu allora che la pratica decottopirica diventò Balestra e si trasferi nel Veneto e, dal 1911, divenne l'oggetto primario (business) del1’attivita commerciale ambulante Ditta Balestra, grazie alla quale i
prodotti decottopirici si diffusero in tutta ltalia. Nel 1927, la formula passo ad Adelaide Balestra,primogenita di Giuseppina e Marcello che, nello stesso anno, sposo Rodolfo Mech. Da allora la Ditta Balestra assunse il nome attuale di Balestra & Mech, trasformandosi nel tempo nell’importante azienda erboristica e alimentare che oggi e.
La Decottopia e un metodo di lavorazione e di trasformazione di piante officinali in un preparatoliquido dalla tradizione secolare. I preparati decottopirici sono prodotti con chiare valenze di tipo salutistico, esulano dal campo dei prodotti medicinali (concepiti per precise finalita terapeutiche) e
hanno come obiettivo quello di migliorare lo stato nutrizionale, ottimizzando le condizioni di benessere generale. I prodotti decottopirici non sono dunque farmaci di derivazione vegetale, ma integratori vegetali che non solo favoriscono le naturali funzioni dell’organismo.
ll nome "Decottopia", nonostante l'affinita fonetica con il termine "decotto", deriva dal greco deka,radice che sta a significare la "terapia delle dieci piante". lnfatti, mentre la fitoterapia del farmaco, per evitare possibili antagonismi, abitualmente non accosta piu di tre o quattro piante, la Decottopia
ne utilizza almeno dieci. Una metodica, questa, che poggia su una tradizione di lunga durata e che proviene da un’esperienza consolidata nei secoli: maggiore e il "frazionamento decottopirico", maggiori sono la lavorazione e il valore del prodotto, che "fraziona" cosi anche il rischio che può derivare dall’utilizzo di poche piante (allergie, intolleranze, possibile carenza di principio attivo nella pianta stessa ecc.). Più precisamente, da ognuna delle dieci (o piu piante) vengono estratti i principi attivi e questo awiene attraverso procedimenti dolci quali l’infusione, la decozione e la
macerazione. L’estratto viene poi concentrato in forma liquida, attraverso un metodo che consente la conservazione senza impiego di alcol, zucchero e conservanti.
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